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Indennità 600 euro lavoratori autonomi: domanda online a partire dal primo aprile

Indennità 600 euro lavoratori autonomi: domanda online a partire dal primo aprile

Con la comunicazione di oggi sul suo sito, Inps ha reso noto che la domanda per usufruire dell’indennità di 600 euro a favore dei lavoratori autonomi potrà essere presentata a partire dal primo aprile 2020.

Come fare domanda: il Pin semplificato

La domanda per la misura di sostegno dovrà essere inoltrata in modalità online, a partire da mercoledì primo aprile, direttamente dal sito Inps. Lo stesso istituto, inoltre, aveva già comunicato con il messaggio n.1381 del 26 marzo 2020 la predisposizione di una procedura semplificata per l’accesso ai servizi web e per l’attribuzione dei PIN.

Tale semplificazione è riferita, precisa l’Inps, alle sole prestazioni istituite nell’ambito dell’emergenza Coronavirus, quali l’indennità di 600 euro per i lavoratori autonomi e il bonus di 600 euro per i servizi di baby-sitting , richiedibile anche quest’ultimo dal primo aprile 2020.

La nuova procedura prevede che i cittadini possano compilare e inviare le domande con l’inserimento della sola prima parte del PIN, che sarà inviato via SMS o e-mail, previa richiesta attraverso il portale Inps o il Contact Center, senza dover attendere gli ulteriori 8 caratteri del codice PIN che normalmente venivano spediti per posta al richiedente.

A chi spetta l’indennità di 600 euro Inps

Con la pubblicazione del messaggio 1288/2020, l’INPS aveva indicato le categorie destinatarie del beneficio:

  • liberi professionisti con partita IVA attiva al 23 febbraio 2020 e regolarmente iscritti alla gestione separata Inps;
  • titolari di contratti di collaborazione coordinata continuativa (co.co.co.) sottoscritti entro il 23 febbraio 2020 e regolarmente iscritti alla gestione separata Inps;
  • tutti i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti) regolarmente iscritti alle gestioni speciali Inps;
  • lavoratori stagionali del turismo attualmente senza contratto, ma che hanno lavorato nel periodo tra il primo gennaio 2019 e il 17 marzo 2020;
  • lavoratori agricoli che hanno nel 2019 un minimo di 50 giornate lavorative;
  • lavoratori dello spettacolo che non hanno un contratto di lavoro, hanno avuto nel 2019 un reddito sotto i 50 mila euro e hanno avuto un minimo di 50 giorni lavorativi nello scorso anno solare.

Per tutte queste categorie è richiesto il requisito comune di non essere titolari di pensione.